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Venerdì, 11 November 2022 13:16

C’erano delle VOLTE ...e ci sono ancora

Locandina Copia

 

 

Sabato 3 dicembre 2022 ore 16:00 presso l’Auditorium della BCC, Via Mazzini n°33, si terrà la presentazione del libro “QUARTETTO D’ARCHI – ANTICHI PONTI IN MURATURA NELLE VALLI DEI GONZAGA”. Il volume nasce dalla volontà di sensibilizzare l’opinione pubblica alla preservazione dei Beni Comuni del nostro territorio. Questi patrimoni, spesso nascosti e meno noti ai più, com’è il caso dei tre ponti storici del Comune di Rivarolo Mantovano, hanno infatti bisogno di essere valorizzati, riacquistando importanza nella coscienza generale dei cittadini come fruitori del proprio territorio.

A seguire, alle 17:30, presso Palazzo del BUE, Via Marconi n°44, sarà inaugurata la mostra "C’erano delle VOLTE ...e ci sono ancora".
Grazie a interventi di restauro ci si impegna a conservare i ponti storici, monumenti importanti del nostro territorio dal punto di vista culturale e strategico. Infrastrutture che percorriamo quotidianamente ma spesso nella disattenzione dettata dai ritmi della vita moderna.
C’erano delle VOLTE è una mostra incentrata sul restauro dei ponti in muratura. Avremo tre esperienze a confronto:
• i ponti del Comune di Rivarolo Mantovano, Due PontiValcasara e Ponterotto;
• il Ponte di Maria Luigia sul Taro, in provincia di Parma;
• il Ponte Visconteo di Valeggio sul Mincio, in provincia di Verona.
La mostra rimarrà aperta fino a domenica 29 gennaio 2023.
Sarà possibile visitare la mostra il sabato e la domenica dalle 15:00 alle 18:00.

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P A L A Z Z O D E L B U E

Via G. Marconi 44, 

46017 Rivarolo Mantovano (MN)

Tel. 0376 151 0584 - 0376 151 0576

Pubblicato in Notizie dal Comune
Venerdì, 26 November 2021 11:44

Mostra Fotografica

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 comunicato stampa  

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https://palazzodelbue.it/

 

 

Pubblicato in Notizie dal Comune
Mercoledì, 04 April 2018 16:49

Rivarolo e la Musica

Rivarolo Mantovano e la Musica Rivarolo Mantovano si vanta di aver dato i natali a due importanti figure di musicisti: il M.° Cesare Rossi ed il M.° Gorni Kramer.

Cesare Rossi (1858 - 1930)

Cesare Rossi è nato a Rivarolo Fuori il 26 gennaio 1858. Se della sua vita familiare e della sua giovinezza poco si sa, della sua vita artistica nell'ambito musicale sono testimoni città come Praga, Trento e Mantova dove egli visse ed operò anche come compositore e direttore delle bande municipali. Della sua produzione musicale sono ricordati: L'Inno a Trento (1918), un'opera lirica la "Nadeya" (1903) ed un'operetta dal titolo "Pinocchio al fronte" (1918). Non mancano opere minori come marce, valzer, mazurke e polke, sparse negli archivi musicali delle città ove la vita artistica del maestro Rossi ebbe modo di esprimersi. La sua "Nadeya" non ha avuto fortuna ed è stata rappresentata solo due volte: a Praga nel 1903 ed a Mantova nel 1904. (È stato detto che il Rossi ebbe a subire una contestazione legale per plagio da parte del maestro compositore Giordano, autore dell'Andrea Chenier. Per questo "Nadeya" sarebbe stata ritirata dalle Edizioni Ricordi le quali ne avevano curato la stampa, ad uso manoscritto, nel 1906). Cesare Rossi muore a Rivarolo Mantovano il 26 agosto 1930. Sulla lapide del suo sepolcro è inciso il ricordo riconoscente di Rivarolo, Trento, Praga e Mantova. A lui Rivarolo Mantovano ha dedicato una via.

Gorni Kramer (1913 - 1995)

Nato il 22 Luglio 1913 a Rivarolo Mantovano, figlio d'arte, in quanto il padre Francesco Gorni, in arte "Maestro Gallo", era un valido fisarmonicista e compositore. Gorni Kramer iniziò a suonare la fisarmonica appena ebbe l'età per reggere lo strumento nell'orchestra del padre in serate e pomeriggi danzanti, dimostrando notevoli doti. Terminati a nove anni gli studi della fisarmonica, Kramer si diplomò in contrabbasso presso l’Istituto Musicale di Mantova il 31 maggio 1930, diploma rilasciato il 3 giugno 1930. Si noti che l’allora direttore dell’Istituto Musicale era il rivarolese Maestro Cesare Rossi, morto nell’agosto successivo. (Una sala dell’attuale conservatorio Campiani di Mantova è intitolata a Cesare Rossi). Kramer iniziò quindi la sua attività musicale impegnato in valzer, polke, mazurche in piccole formazioni come "Kramer ed i sui villici" o in formazioni orchestrali come "Kramer e la sua orchestra tipica argentina" o "La Grande orchestra di Vienna diretta da Gorni Kramer". Ma è la stagione del Jazz che vede Kramer fortemente attivo ed impegnato a dare dignità a quella schiera di giovani musicisti affascinati da questo nuovo genere musicale venuto da oltreoceano e fortemente osteggiato dal regime del tempo. A vent'anni, nel 1933, formò il suo primo complesso e venne scritturato all'Embassy dove finalmente poté esibirsi in refrains improvvisati del più aggiornato jazz. Fu sicuramente il primo fisarmonicista jazz italiano dallo stile personale e inimitabile. La sua attività non si fermò al jazz. Egli fu infatti con Garinei e Giovannini l'interprete musicale della straordinaria stagione della commedia musicale. "Attanasio cavallo vanesio", "un trapezio per Lisistrata", "Buona notte Bettina", "Made in Italy", sono solo alcuni titoli di una produzione intensa e di successo. Altrettanto entusiasmante è stata la stagione televisiva che ha visto Kramer impegnato in trasmissioni di grande successo come compositore e direttore di orchestra. Il "Musichiere" di Mario Riva, "Giardino d'inverno", "L'amico del giaguaro" con Gino Bramieri, sono solo alcuni titoli degli spettacoli di successo di cui fu protagonista il nostro Kramer. È quasi impossibile contare quante canzoni di successo ha scritto Kramer. Sicuramente oltre mille. Per ricordarne alcune citiamo "un giorno ti dirò", "Prime lacrine", "Crapa pelada", "Pippo non lo sa" degli anni tra il 1935 e '40, "In un vecchio palco della scala", "Soldi, soldi, soldi", "Donna", "Simpatica", "Femminilità", "Un bacio a mezzanotte", "Domenica è sempre domenica", "Amore fermati", "Non so dir ti voglio bene", "Mercy beaucoup". La vena artistica di Rivarolo Mantovano nel campo musicale non si esaurisce con il M.° Gorni Kramer, infatti Emilio Soana, già 1° tromba dell'orchestra RAI e trombettista jazz di fama internazionale, tutt'ora in attività, può a pieno titolo essere ricordato quale esecutore e interprete della migliore tradizione musicale italiana